Sul l'artista
Henri Cartier-Bresson (22 agosto 1908, Chanteloup-3 agosto 2004, Céreste) è stato un fotografo francese le cui fotografie spontanee hanno contribuito a stabilire il fotogiornalismo come forma d'arte. Henri Cartier-Bresson sviluppò presto un forte fascino per la pittura, in particolare per il Surrealismo. Dopo aver trascorso un anno in Costa d'Avorio, scopre la fotocamera Leica nel 1932, che segna l'inizio della sua passione per la fotografia. Nel 1932 espone per la prima volta le sue opere alla Julien Levy Gallery di New York. In seguito, ha realizzato film con Jean Renoir. Fatto prigioniero di guerra nel 1940, scappò al terzo tentativo nel 1943 e divenne membro di un'organizzazione clandestina per assistere prigionieri e fuggitivi. Nel 1947 Breton fondò - insieme a Robert Capa, George Rodger, David 'Chim' Seymour e William Vandivert - Magnum Photos. Dopo tre anni di viaggio in Oriente, torna in Europa nel 1952, dove pubblica il suo primo libro, Images à la Sauvette (pubblicato in inglese con il titolo The Decisive Moment). Il titolo rimanda a un'idea centrale della sua opera - il momento decisivo - l'istante sfuggente in cui, con brillante chiarezza, l'apparizione del soggetto rivela nella sua essenza il significato dell'evento di cui fa parte, l'organizzazione più eloquente forme. Dal 1968 inizia a ridurre la sua attività fotografica, preferendo concentrarsi sul disegno e sulla pittura. Nel 2003, con la moglie e la figlia, ha creato la Fondation Henri Cartier-Bresson a Parigi per la conservazione del suo lavoro. Cartier-Bresson ha ricevuto uno straordinario numero di premi, riconoscimenti e lauree honoris causa. Morì nella sua casa in Provenza il 3 agosto 2004.