Léon de Smet (1881, Gand, Belgio – 1966, Deurle, Belgio) è stato un pittore luminista, impressionista, espressionista e puntinista belga. Léon e suo fratello Gustave (1877-1943) studiarono all'Accademia di Belle Arti di Gand nel 1893. Léon divenne un ammiratore di Emile Claus e della Scuola Luminista (influenzata dall'Impressionismo).
Espone per la prima volta a Gand e Anversa nel 1901 e a Bruxelles nel 1903. Diviene membro di Vie et Lumière, un circolo di artisti luministi e impressionisti, fondato nel 1904. Léon entra a far parte della seconda Scuola Latem, un gruppo di artisti che si stabiliscono in la regione di Sint-Martens-Latem intorno al 1905. Hanno fortemente influenzato i movimenti modernisti in Belgio. In questo periodo Léon stringe amicizia con gli artisti Valerius De Saedeleer, Maurice Sys, Constant Permeke, Frits van den Berghe, Gustave van de Woestyne. Nel 1909 De Smet rappresentava il Belgio alla Biennale di Venezia.
Nel 1910 partecipò a una mostra internazionale a Bruxelles insieme a Pierre Bonnard, Édouard Vuillard e James Ensor. All'inizio della prima guerra mondiale Léon fuggì in Gran Bretagna, dove divenne un celebre artista. Fece una mostra alla Leicester Gallery nel 1917. Dopo essere tornato in Belgio nel 1920, tenne una grande esposizione alla Galerie Georges Giroux a Bruxelles. De Smet ha continuato a esporre ampiamente negli anni '20 e '30 a Gand, Anversa, Bruxelles, Parigi, Amsterdam e Pittsburgh.
Nel 1930 l'artista si trasferisce a Deurle. Il Museum voor Schone Kunsten di Gand lo ha onorato con una mostra speciale nel 1953. C'è un Museum Léon de Smet a Deurle (Belgio). Molti dei suoi dipinti si trovano nel museo Groninger di Bruges e nel Koninklijk Museum voor Schone Kunsten ad Anversa.
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