Sul l'artista

Rodion Petroff (nato nel 1985) vive e lavora nella città di Klaipėda. Nell'anno 2011 presso l'Accademia delle Arti di Vilnius ha conseguito il Master in Belle Arti. Anni 2011/2013 – vincitore della biennale “Young European Creators (orig. JCE)”; anni 2012, 2013, 2014 – finalista del "Premio giovani pittori". Dall'anno 2013 – membro dell'Associazione degli artisti lituani. Ha organizzato 10 mostre personali e ha partecipato a più di 30 mostre collettive in Lituania, Germania, Polonia, Olanda, Svezia, Norvegia, Belgio, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Austria, Russia, Ungheria, Slovacchia e Cina. Negli anni 2017/2018 R. Petroff ha ottenuto la borsa di studio del comune di Klaipėda. Alcune delle opere più recenti del ciclo "Noise" sono state esposte alla mostra europea di artisti contemporanei "Déjà vu" che ha avuto luogo in un distretto artistico 798 a Pechino (Cina) e in una delle più grandi mostre d'arte contemporanea in Europa chiamata "NordArt" (Germania). “Le opere di Rodion Petroff sono definite dal contesto e dalla tecnica dei suoi dipinti. Il suo realismo va visto come uno strumento piuttosto che come un obiettivo. I paesaggi urbani riconoscibili e la normale azione sociale delle figure nelle scene creano l'illusione della routine quotidiana. I suoi paesaggi architettonici sono una chiave del passato vestito di un codice storico. La città è un sistema artificiale creato da un essere umano che assume forme e forme diverse in tempi diversi. Il futuro si percepisce attraverso il prisma del passato, e riflettere sui vecchi edifici ci aiuta a ripensare al passato ea creare una base per il futuro. Nella serie di dipinti di Rodion Petroff intitolata "Alla ricerca del passato", il paesaggio urbano è chiaramente evidente, con una composizione simile all'architettura classica in cui compaiono spesso alcuni elementi e una simmetria approssimativa. I temi dei dipinti sono scelti in modo intuitivo e l'artista è spesso attratto dai due estremi del movimento intenso e dalla sua totale assenza. I luoghi di pellegrinaggio turistico raffigurati incoraggiano gli spettatori a confrontare il passato con il presente nella visualità dell'architettura. L'artista considera l'architettura raffigurata nei suoi dipinti come un codice culturale, storico e come una costante nel contesto del tempo. L'artista utilizza l'iperrealismo come realtà che può essere ampliata in termini di significato dallo spettatore. In alcuni dipinti si nota chiaramente il senso metaforico specifico in cui la scenografia statica si relaziona con le scene di intenso movimento e che costituisce il tema nel suo insieme”.
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